giovedì 8 ottobre 2015

Il Papa e la Mafia hanno vinto



 Il Papa e la Mafia romana hanno vinto

 Il Messaggero di proprietà della famiglia Caltagirone una delle più potenti di Roma e dell'Italia e l'Unità del PD  stamane sferrano due pesantissimi attacchi a Ignazio Marino. Anche le TV nazionali si occupano con malevolenza del sindaco di Roma  e naturalmente il giornale dei vescovi l'Avvenire.

 L'assedio e la guerra dei nervi hanno  sortito un primo risultato. Marino è stato indotto a compiere un errore. Ha restituito 20 mila euro al Comune per le sue note spese, soldi non dovuti ma che hanno fatto impazzire di gioia i suoi persecutori che hanno parlato di una vera e propria ammissione di colpa.

 Quando si resta soli e senza amici e si è sottoposti ad un mobbing pauroso come quello in corso è possibile commettere errori. L'errore di Marino è la leva che ha fatto saltare la sua sedia.

 Credo che presto avremo un Commissario al Comune di Roma. Il Giubileo incombe. Comincia l'8 dicembre. Entro quella data il dispositivo degli appalti e dei servizi dovrà essere perfettamente funzionante.

 Quanti si arricchiranno con il Giubileo fremono e sono pronti  financo a prendere a viva forza il Sindaco e sbatterlo giù dalla sua sedia.

  Questa è l'Italia di oggi. Mentre il  Sindaco di Roma viene allontanato con un mobbing che non ha precedenti  al quale ha preso parte il Papa in persona e tutta la stampa e la TV, il Senato sta approvando una legge di riforma che darà poteri assoluti al Capo del Governo e ridurrà il potere legislativo ad una cassa di risonanza di quello Esecutivo. Sul piano politico corriamo a rotta di colla verso il regime dittatoriale mentre sul piano sociale la Confindustria reclama l'abolizione dei contratti di lavoro e della contrattazione nazionale naturalmente giudicati dalla stessa obsoleti e non rispondenti allo spirito dei tempi-. 

 



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