domenica 11 ottobre 2015

la meglio gioventù di Ankara


La meglio gioventù di Ankara


mi sono domandato se lo scoppio del tritolo contenuto nelle cartuccere di due kamikaze potesse provocare la morte di 100 persone ed il ferimento di altre quattrocento.Non capisco niente di ordigni esplosivi ma quanto abbiamo potuto apprendere nel corso degli anni in materia  di attentati  fa supporre che lo scoppio che ha prodotto risultati simili a quelli della strage di Bologna  ( avvenuto in un luogo chiuso e quindi maggiormente vulnerabile) doveva essere in quantità e qualità qualcosa che difficilmente poteva essere trasportato dai corpi di due sole persone.
Può darsi che le cariche di dinamite fossero già sul posto e che la funzione dei killers sia stato soltanto quella di azionarle.
Non sappiamo e dubitiamo molto delle indagini di polizia del governo di Erdogan che non ci diranno mai la verità.

 Chiunque sia stato a progettare ed eseguire il mostruoso massacro  governo o altre potenze occulte dell'islamismo totalitario tipo Arabia Saudita la strage ha colpito l'opzione di sinistra comunista e socialista nel mondo islamico. I volti la passione la storia delle ragazze e dei ragazzi del corteo indicano una strada alternativa allo imperialismo assai diversa di quelle indicate dall'Islam dalla mera contrapposizione etnico-religiosa e nazionalistica all'Occidente,

 So di parlare di cose assai diverse ma la morte dei ragazzi di Ankara mi ha ricordato quella dei giovani socialisti norvegesi falciati
da un terrorista manovrato dall'Impero anche se questo è sempre stato negato e si è insistito sulla pista della destra neonazista del luogo.

 Ila prima fila del corteo è da sola il manifesto del movimento nuovo che scuote la Turchia. La meglio gioventù laica democratica civile che lotta per un mondo migliore. Cento milioni di turchi aspirano ad una giustizia sociale ad una libertà che non avranno mai dalla oligarchia di Erdogan e delle classi privilegiate che si raccolgono attorno a lui e neppure dai mo vimenti islamisti di opposizione.

  Forse questa turca è l'unica vera primavera araba piuttosto che quelle fasulle inventate nei laboratori del Pentagono della Tunisia e dell'Egitto.
   Una primavera che riporta la religione islamica  ad una funzione religiosa e privata lasciando agli ideali del socialismo lo spazio e l'ossigeno per aprire il futuro ai popoli che vogliono redimersi dalle ingiustizie.

  

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